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Al viaggiatore esigente che cerca luoghi ancora incontaminati e selvaggi, mare cristallino, distese di vigneti e campi di ulivi in cui perdersi e, ritemprando lo spirito, ritrovarsi, non può che suggerirsi di visitare il Salento, terra dalla grande ospitalità, ricca non solo di paesaggi naturali ma anche di un notevole patrimonio artistico, di profonde tradizioni e di eccellente enogastronomia.

Se, poi, a tutto ciò si unisce l’esigenza di dimorare in un luogo facilmente raggiungibile ma, nello stesso tempo, dalle atmosfere magiche e sofisticate si consiglia, senza dubbio, di sostare nella Masseria “Borgo Sentinella”, situata lungo la strada provinciale 297 che da Melendugno porta a Torre dell’Orso, a poche centinaia di metri da una lunga spiaggia di sabbia fine e da un mare caraibico azzurro e trasparente.

Scommessa riuscita quella del proprietario, il Docente Universitario Prof. Fabrizio Quarta, non nuovo alla esperienza delle strutture ricettive, il quale, acquistati i ruderi di due grandi vicine masserie del ‘700 con annesso un ovile - in origine circondate da circa 100 ettari di terreno che arrivavano fino al mare, ormai parcellizzati e lottizzati - li ha trasformati in una struttura ricettiva dallo standard elevato di grande eleganza e di charme.

Ciò, grazie anche ai finanziamenti regionali ottenuti. La Puglia, infatti, ci racconta il Professore Quarta, negli ultimi anni, piuttosto che cementificare sta investendo nel recupero del rurale esistente a condizione, però, che si osservino - nel rispetto dell’ambiente - i parametri stabiliti dal protocollo ITACA che, in conformità alle norme tecniche e leggi nazionali di riferimento, permette la valutazione del livello di sostenibilità energetica e ambientale delle costruzioni sia in relazione ai consumi e all’efficienza energetica che in termini di impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Si premia, in tal modo, la realizzazione di edifici sempre più innovativi, a energia zero, a ridotti consumi di acqua, con l’uso di materiali che nella loro produzione comportino bassi consumi energetici e nello stesso tempo garantiscano un comfort elevato.

 Borgo Sentinella” è una di queste realizzazioni; la struttura è stata restaurata con la tecnica del “recupero povero”, utilizzando, cioè, i materiali e le tecniche del passato. Così le pareti sono state ricostruite con calce, canapa e cemento, per mantenere nelle camere, in qualunque stagione, la temperatura costante di 20 gradi; è stato, altresì, previsto, come avveniva nei tempi antichi, il recupero delle acque piovane da destinare all’irrigazione.

Sono stati realizzati 11 residence e 5 camere, per un totale di 50 posti letto circa, suddivisi in tre corpi di fabbrica dai nomi evocativi ed originali, CAPPERO, CUTI - in dialetto pietra - con le camere contraddistinte dai nomi delle pietre del Salento Carparo”, “Tufo” e “Chiancae VITE con le sue camere “Mosto” e “Negroamaro”. 

Inaugurata nel 2016, la Masseria - che registra il pieno fino a tutto il mese di ottobre - con la sua essenzialità, raffinatezza e i suoi arredi minimalisti, pur nel rispetto del suo stile originario, è risultata molto apprezzata soprattutto dai turisti italiani, francesi e svizzeri.  

Molto curata è la grande piscina, fruibile anche nelle ore serali, e invitante a tal punto da dimenticare che fuori, poco distante, c’è il mare. In effetti, la sensazione di rilassatezza e di quiete che pervade il viaggiatore dentro la Masseria, riportato lontano nel tempo e nello spazio ed immerso nel verde della vegetazione mediterranea, è tale da non fargli desiderare altro che godere del relax offerto e riposare il corpo e la mente, magari con un buon libro in mano.  

E chissà che a “Borgo Sentinella” non gli capiti di incontrare Gerard Depardieu amico di famiglia del proprietario e, ormai, pugliese d’adozione.

Per info e prenotazioni:     www.borgosentinella.it  Tel.08321785248 Cell:  3313060080    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

                                      

Elisabetta Durante

 (Immagini di Johnny Manzo)