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Tutti pronti il 2 febbraio per saltare a bordo dell'archeotreno centoporte Napoli-Sarpi e partire alla volta di Paestum o Pompei?

Qualcuno ancora se le ricorda le centoporte, le carrozze dalla livrea marrone, o meglio castano, come specificato da Ferrovie dello Stato/Treni Italia e si ricorda il secco rumore delle porte che si chiudevano poco prima del fischio del controllore: erano le carrozze viaggiatoro in cui ad ogni finestrino corrispondeva una porta, le panche erano in legno, spesso a listelli, e le luci erano leziosi lumini bianchi con la base color ottone. La locomotiva andava a carbone e, dopo pochi metri dalla partenza, se i finestrini erano abbassati, la carrozza e i suoi occupanti erano investiti da una nuvola di carbone in cui avrebbero viaggiato fino a destinazione.

Le centoporte hanno corso lungo le tratte ferroviarie italiane dal 1928 al 1999, quando sono state definitivamente mandate in pensione. Ma alcune, mantenute in perfette condizioi, sono ancora di proprietà di Treni Italia o di aziende concessionarie che le cedono per occasioni particolari, come i treni storici, ovvero le corse su tratte particolarmente scenografiche della linea ferroviaria italiana in giornate particolari.

È proprio quello che succederà il 2 febbraio e poi di nuovo una volta al mese fino a dicembre 2020 sulla linea Napoli – Sapri. In queste giornate, un convoglio di carrozze centoporte partirà da Napoli e si dirigerà verso Sapri, nel Golfo di Policastro passando per Petrarsa, sede del Museo Ferroviario Nazionale, ma soprattutto per Ercolano, Pompei e Paestum, Beni Unesco e tra i gioielli del nostro patrimonio archeologico che il mondo ci invidia. L'arrivo del treno è previsto tre ore più tardi a Sapri.

Un percorso suggestivo, stretti da una parte dal Vesuvio e dall'altra dal Golfo di Napoli, ad un ritmo lento, quello di una volta, per poter trovare ritmi diversi, meno concitati e che ben si addicono alla visita degli scavi di Ercolano, di Pompei e di Paestum. Se nei primi due sono soprattutto i disegni, le decorazioni ed i colori ad ammaliare, Paestum, nel Cilento, è nota per i templi greci, visto che l'attuale Paestum era nel VII sec a.c Poseidonia, città d'origine greca con forte impronta commerciale data la posizione sul mare.

Scoprite tutte le date dell'archeotreno per pianificare il vostro viaggio tra Pompei, Ercolano e Paestum.

 

Cristiana Pedrali