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Apre a Brescia oggi 18 gennaio e ci resterà fino al 7 giugno, la mostra Donne nell'arte – da Tiziano a Boldini, una carrellata di 90 opere che ruotano attorno al tema del femminile.

Si parte da una sezione dedicata a sante ed eroine in cui spicca per nome un Tiziano con una3) dagli occhi arrossati ed è la prima volta che è i mostra in Italia a cui sia affianca, tra le altre, una Santa Lucia (1650) di Cittadini nella tipica iconografia con il piatto sui cui sono gli occhi, anche se la santa fu uccisa con un pugnalata nel collo fino ad una dolcissima Madonna orante (1650) del Sassoferrato che, nel Seicento, era noto per la maestria nel ritrarre la donna.Maddalena penitente (1558-1563).

La sezione successiva è legata alla mitologia ed alla storia. Interessante una Cleopatra di Artemisia Gentileschi colta nel momento in cui l'aspide è a pochissimi millimetri dal petto e , quindi verosimilmente, pochi secondi prima della morte. Pare che il volto di Cleopatra sia un autoritratto della pittrice stessa.

Nei Ritratti, spiccano un Appiani che ritrae in posa classica la nobildonna bresciana Fanny Lechi. Fanny siede di tre quarti con un lungo velo in pizzo e un delicato abito in voile bianco modello impero. D'altro canto, lei è proprio una delle donne dell'Impero Francese ai tempi di Napoleone e la sua storia è intrecciata a quelle di questo momento storico. Senza scadere troppo nel gossip, Fanny e Gioacchino Murat, generale di Napoleone, si innamorarono perdutamente e fuggirono assieme. Il marito, furente, si recò al Direttorio e chiese che la moglie gli fosse restituita. E, più forte fu la ragione di stato. Fanny tornò con il marito a Brescia. Morì giovanissima, a soli 33 anni, ma fece in tempo a stregare Stendhal che dei suoi occhi ebbe a dire “(sono) i più bei occhi di Brescia”.

Quadro mostra Donne nell'arte a Brescia
Scavi a Pompei di Filippo Palizzi, una delle opere della sezione lavoro in Donne nell'arte

Alla sezione dei Ritratti appartiene anche il quadro che è stato scelto per il manifesto della mostra: una giovane donna, colta nel momento in cui mentre sta scendendo le scale e uno sbuffo di vento le porta via l'ombrellino. Lei alza un braccio, quasi a difendersi dal vento, e pare che saluti chi la guarda. L'artista Bellei ha, insomma, scelto davvero un momento non usuale per il ritratto de Un colpo di vento (1902).

Interessante la sezione legata al lavoro, soprattutto per la luminosissima opera Scavi a Pompei (1870) di Filippo Palizzi in cui Filomena, la popolana che Palizzi aveva scelto come sua modella, è in piedi sopra il cumulo di terra smossa dagli scavi a Pompei e guarda, un dito sulla bocca, perplessa i muri e le decorazioni che lei e le sue colleghe stanno riportando alla luce. Pochi sanno, infatti, che furono proprio le donne, le popolane ad essere impiegate per la rimozione dei detriti dai resti di Pompei.

La carrellata si chiude con una sezione dedicata a nudo e alla sensualità in cui spiccano per barocchismo un Interno con modella nuda (1920) di Angelo Garino che avrebbe fatto la gioia del protagonista del Piacere di D'Annunzio con le sue pesanti stoffe in blu, i rossi papali e le piume di pavone, ovunque. Ma non dovete perdere i nudi di Boldini, di cui in mostra c'è anche un Ritratto di Nanne Wiborg Schrader (1903) nella sezione ritratti. I suoi nudi sono invece meno noti, ma questi sono intensissimi. Nello specifico il Nudo di donna dai capelli rossi (1912) è ammalliante e riporta subito alla mente le donne nervose di Schiele.

La mostra val bene una visita a Brescia perché le opere sono tutte provenienti da collezioni private e, quindi, è difficile poterle vedere in altri contesti. Tra l'altro, in mostra oltre al Tiziano c'è un'altra opere che non era mai stata mostrata prima: un disegno preparatorio de Il bacio di Klimt. In matita, il tratto è leggerissimo ma si coglie il lavoro attorno alla posizione dei due amanti su cui Klimt ha lavorato in modo intenso.

Sezione Nudi mostra Donne nell'arte Brescia
Interno con Donna di Angelo Garino è una delle opere in mostra a Donne nell'Arte a Brescia

Cosa: La mostra Donne nell'arte – da Tiziano a Boldini sarà visitabile a Palazzo Martinengo, in via Musei, nel cuore della Brescia Romana fino al 7 giugno 2020.

Orari mostra: 9-17 da mercoledì a venerdì – 10- 20 sabato e domenica
Chiuso lunedì e martedì

Aperture straordinarie: 12/04 (Pasqua), 13/04 (Pasquetta), 25/04,1/05 e 02/06.

Prezzo biglietto: € 12 con audioguida inclusa
€ 10 riduzioni

Sito web: donnenellarte.it

Cristiana Pedrali - Redazione Tiguido