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CHIANTI CLASSICO, NOBILE DI MONTEPULCIANO E BRUNELLO DI MONTALCINO  AL TOP DEI RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI  
 CARPINETO Vigneti del Nobile con vista su Montepulciano
La Cantina Carpineto di Montepulciano, fondata nel 1967 da due intraprendenti giovani che puntarono per il loro futuro sul territorio toscano vocato ai grandi vini rossi, continua a ricevere apprezzamenti  e designazione al top delle migliori etichette del mondo. La proprietà oggi si estende tra Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano, per un'estensione di 500 ettari di cui oltre 200 sono coltivati a vite.
Sono cinque le tenute (o appodiati) in cui si articola l'attività agronomica e produttiva aziendale, nei luoghi più belli e vocati alla tradizione vitivinicola della Toscana.
Tutto cominciò 53 anni fa quando i due giovani laziali Giovanni Carlo Sacchet 19 anni, appena diplomato alla Scuola Enologica di Valdobbiadene e il 23enne Antonio Mario Zaccheo, già esperto di vino e di agricoltura,  nel mondo i due fondatoriagricolo, originari del Lazio, furono affascinati dalla terra toscana. Ne acquistarono i primi 20 ettari con l'idea di fare il miglior Chianti possibile, vino che era già famoso ed esportato. Ma lo volevano diverso, identitario del territorio di grande qualità, applicando tecniche innovativenei processi  agronomici e   produttivi  e innalzando gli  standard  qualitativi  dell'epoca.
Erano in controtendenza, in quegli anni in cui le campagne venivano abbandonate dai contadini attratti dalle fabbriche. Furono innovativi anche per la loro sensibilizzazione nei confronti dell'ambiente, rispettandone l'integrità e ricorrendo ai trattamenti solo in caso di necessità. Il successo non tardò ad arrivare ed oggi dalle cinque tenute e dalle tre linee produttive escono 3 milioni di bottiglie in gran parte esportate in tutto il mondo. Vendemmia dopo vendemmia, non mancano mai i riconoscimenti del pubblico e della critica. 
La storia di Carpineto è soprattutto una storia di legami forti e di rapporti di fiducia che ora sono diventati patrimonio dei loro figli. Caterina Sacchet è l'enologa, e attivissimi  sono Francesca e Antonio  Michael Zaccheo che lavorano insieme a un team di vignaioli e cantinieri. A loro e alle loro famiglie tutti gli anni in agosto, quando le vigne promettono il loro frutto, i titolari dedicano una grande festa campestre. E' un momento significativo che spiega più di tanti numeri il segreto di un'azienda sana e vivace. 
Le tre prestigiose denominazioni regionali, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino, sono declinate  in 30 etichette che rispettano il legame con ogni singolo appezzamento.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2010 CarpinetoTra i vini icona ci sono   il Vino Nobile Montepulciano Riserva prodotto fin dal 1984 con un uvaggio che contempla con il Sangiovese (Prugnolo gentile)  l'uso in piccola quantità  di autoctoni come il Canaiolo, il Colorino e il Mammolo. Il risultato è una forte espressività aromatica, sentori di frutti di bosco maturi e di spezie, con buona struttura ed equilibrio dei tannini. Il Cru Poggio Sant'Enrico, l' altro vanto dell'azienda, è  complesso e avvolgente, note fruttate e speziate con sentori di amarena, vaniglia, confettura di fragola, tabacco e prugna, tannini morbidi e grande persistenza finale. Anche le etichette sono curate: per il Nobile è fatta a mano su carta biologica totalmente naturale realizzata con fibre vegetali e un'intera gamma della linea Dogaiolo, un bianco, un rosso e un rosato, porta un'etichetta vintage con fiori e frutta tipici della flora della Maremma. L'ultima importante acquisizione è a Montalcino, la terra del prestigioso Brunello. E' a 500 mt di altitudine, con antichi casali di pietra e un panorama stupefacente. La sede dell'azienda è a Montepulciano dove sorge la cantina, edificata con criteri di ecocompatibilità, con tetto lamellare ventilato integrato con un sistema di pannelli solari. Intorno c'è il  Camponibbio, il vigneto contiguo ad alta densità più vasto d'Italia (65 ettari). La  grande area verde di 180 ettari degrada  verso un lago naturale.  Della proprietà fa parte anche una grande costruzione settecentesca con cantina di vinificazione e di invecchiamento, con una grande capacità di stoccaggio lin botti ovali di rovere di Slavonia, in legni piccoli e in serbatoi in acciaio inossidabile termocondizionato. per un totale di 14.500 ettolitri. Viene praticata anche attività enoturistica: passeggiate in vigna, degustazioni, shopping e sulla costa maremmana di Grosseto, a Marina di Scarlino, c'è un wine bar Carpineto con proposte food della tradizione e con l'olio extravergine dei 12 ettari aziendali coltivati con le classiche varietà toscane Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino. 
 
 
Mariella Morosi