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romaneschiROMA,  AL PORTICO D'OTTAVIA LA GRANDE FESTA DEL CARCIOFO

 

Fino al 10  aprile 2024 i cittadini e i visitatori della Città Eterna celebreranno a tavola il carciofo romanesco, il re degli orti e della cucina verace, che torna a deliziare i palati con l'arrivo della primavera.
A tagliare il nastro di questo atteso appuntamento al Portico d'Ottavia, il quartiere ebraico,  c'erano le massime istituzioni nazionali e locali, a significareIMG 20240408 112453 l'importanza dei valori di questo festival che -come ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida- rappresenta un tributo all'identità culinaria del territorio romano. 
"Celebra - ha sottolineato - il carattere unico del carciofo come simbolo delle nostre tradizioni ma ci mostra anche la maestria dei ristoratori nell’interpretarlo in piatti che mantengono intatto il gusto autentico che la storia ci tramanda. Promuovendo e preservando i prodotti di eccellenza, non solo favoriamo la ristorazione di qualità, ma anche un patrimonio culturale che si riflette nei sapori delle nostre tavole. La nostra tutela inoltre è sempre attenta,  con controlli anti-frodi, verificando sia l'origine del prodotto fresco sia i prezzi delle contrattazioni dal campo alla tavola, a tutela di chi lavora nelle filiere italiane"
Alla cerimonia, presentata dal giornalista autore di varie rubriche RAI, Daniel Della Seta, erano presenti anche tutti i ristoratori che hanno aderito all'iniziativa e che propongono per i quattro giorni del festival un menu a base di carciofi al prezzo fisso di 35 euro. Protagonisti quelli alla romana e alla giudia con i piatti con cui tradizionalmente si sposano, dalle fettuccine all'abbacchio fino al baccalà, tra esecuzioni classiche o innovative, a seconda della creatività degli chef. 
 
Novità è il gelato al gusto di carciofo, con latte di pecora dell'Agro Romano e cioccolato bianco,  a cura degli artigiani dell'Associazione Italiana Gelatieri. Hanno partecipato alla preparazione dei dessert Cristian Monaco della “Gelateria Mamò”, per la cheesecake al carciofo e gelato all’olio Giorgio Carlo Bianchi di “Capitan Cono” e per la  “Delizia romana” (con ricotta di pecora, cioccolato bianco e carciofo, e Ponentino con fragole di Terracina e mentuccia romana Federico Molinari de “La Corona Gelateria Naturale”.  
“La degustazione del gelato al carciofo -ha detto Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio e segretario generale dell’AIG, l'Associazione Italiana Gelatieri - è un’occasione per valorizzare un prodotto laziale. Ed ora il grande estro dei nostri gelatieri contribuisce, sia in termini di eccellenza che di sperimentazione, a posizionarlo e nella filiera ristorativa non più solo nel segmento salato ma anche dolce. Una variante che siamo certi farà bene a tutto il settore, al territorio laziale e ai tanti appassionati del carciofo in tutte le sue declinazioni”.
 
In tutto il Portico d'Ottavia sono state innalzate cataste di carciofi romaneschi e si prevede che sarà superato il numero di quelli consumati nell'edizione 2023: oltre 40 mila. Eventi e degustazioni saranno spesso accompagnate dai canti degli stornellatori romani del mitico Alvaro Amici e da esibizioni di artisti di strada. 
carciofo alla giudia
 
I ristoratori,  a conclusione del taglio del nastro, hanno offerto alle autorità e al pubblico una degustazione di croccanti carciofi alla giudia. 
Con loro in particolare si è complimentato il ministro Lollobrigida perchè, come ha sottolineato, "è importante mantenere un’identità tradizionale italiana anche nella cucina. Promuovere prodotti di grande qualità è anche il modo giusto per favorire una ristorazione eccellente, un vanto del patrimonio culturale"
 
Soddisfatto del successo dell'iniziativa, anche oltre ogni previsione,  il presidente Confesercenti  Roma e Lazio Valter Giammaria, così come Angelo di Porto, presidente di Assoturismo Roma e dei ristoratori del Portico d'Ottavia.
"E' per noi una grande soddisfazione - ha detto Di Porto -  constatare, in questa terza edizione, che la nostra è stata un'idea vincente, con l'adesione di tanti ristoranti. C'è la genuinità di un prodotto unico, ma anche la maestria dei cuochi di esaltare in grandi piatti i nostri prodotti agroalimentari. E per questo la nostra cucina è apprezzata in tutto il mondo".
 
Quest'anno la festa si è ampliata anche in altri rioni di Roma, come Trevi e Ripa. Il Festival e il suo programma erano stati presentati presso l'Università Mercatorum dal Rettore Giovanni Cannata che aveva elogiato l'iniziativa che ha saputo unire - ha detto- gastronomia, ospitalità e territorio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mariella Morosi