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CARNEVALE VENEZIAQuando si parla di Carnevale non si può che ricordare i piu famosi del mondo: Venezia e Viareggio. Quest'ultimo è un Carnevale fatto di storia e tradizioni ma da sempre, dalla spiccata vocazione satirica. Il carnevale della rinomata cittadina in provincia di Lucca, nasce nel martedì grasso del febbraio 1873. Da 146 anni è (insieme a Venezia) la più spettacolare festa italiana, tra le più belle e grandiose del mondo. Ancora oggi è un appuntamento vivo, giovane e pieno di novità, che richiama un numerosissimo pubblico festante proveniente da ogni parte d’Italia e del mondo per condividerne la tradizionale atmosfera gioiosa e scanzonata.

Terzo come risonanza è lo Storico Carnevale di Ivrea, in Piemonte, un evento unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dare vita a una serie Storico CarnevaleIvrea

di eventi, celebrazioni e rappresentazioni dal forte valore simbolico: una grande Festa Civica popolare durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione ricordando un episodio di affrancamento dalla tirannide che si fa risalire al Medioevo.

Conosciuto ai più per la spettacolare battaglia delle arance che si svolge ogni anno per tre giorni  nelle principali piazze della città, questo carnevale è in realtà un evento che si caratterizza per il  complesso cerimoniale, culminante nel Corteo Storico, denso di evocazioni storico-leggendarie che attinge a diverse epoche storiche: dalle sommosse popolari medievali all’epoca napoleonica, dal Settecento fino ai moti del Risorgimento. 

 

Ma il viaggio fra i carnevali italiani ha un sapore piu curioso quando si va alla scoperta di piccoli paesi, borghi, rievocazioni storiche e la nostra Penisola vanta un numero impressionante di tutto ciò, rivendicando tra l'altro il primato di "anzianità".

Nel borgo toscano di Foiano della Chiana la 480 esima edizione del più antico carnevale d’Italia

Carnevale Foiano della Chiana 10, 17, 24 febbraio e 3,10 marzo: sono queste le date in cui il piccolo borgo toscano, cuore della Valdichiana, porta in piazza l’arte della cartapesta. Si spengono all’alba le luci dei quattro cantieri allegorici del Carnevale di Foiano della Chiana, che nel borgo in provincia di Arezzo è giunto con il 2019 alla sua 480 esima edizione. Cinque domeniche di festa, fino al 10 marzo, durante le quali le vie del paese sono teatro dei festeggiamenti in onore di Re Giocondo, il patrono della manifestazione, e in attesa del verdetto finale per decretare il vincitore tra i quattro cantieri in gara con vere e proprie opere di cartapesta.  Tante come sempre le attività che completeranno le sfilate. Tra le principali novità il ritorno del grande palco nella piazza centrale del paese. E' questo il centro di partenza e di ritrovo per tutte le iniziative e per la prima volta è presente in questa area un maxi schermo che in diretta audio-video proietta le sfilate dando a tutti la possibilità di godere dell’intero percorso dei giganti di cartapesta. Partita il 9 febbraio anche la undicesima edizione della Biennale Nazionale di pittura dedicata ai temi del Carnevale, oltre alla mostra di arte contemporanea “Supreme” a cura di Massimiliano Lucchetti, promossa in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Foiano della Chiana. Presente anche l’area per i più piccoli, “Carnevalandia”, che ogni domenica offre spettacoli e intrattenimenti per i bambini, gratis, con gonfiabili, trenini, carri di cartapesta, laboratori e giochi di gruppo. Sempre per i più piccoli torna la parata “Valdichiana Disney” con oltre 100 personaggi delle fiabe. Ancora procede la collaborazione con la Fondazione Meyer di Firenze. Per i più golosi la possibilità di degustare ottimo cibo di strada con oltre trenta punti di somministrazione che andranno a completare il circuito gastronomico.

Il Carnevale di Foiano della Chiana, secondo alcuni il più antico d’Italia, giunto con il 2019 alla 480esima edizione, è considerato tra le più importanti manifestazioni del genere in Italia, sia per le spettacolari coreografie sia per la sua tradizione storiografica. Quattro mastodontici carri allegorici realizzati da veri maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica. Quattro i carri allegorici in gara rispettivamente realizzati dai quattro “cantieri” come si chiamano a Foiano della Chiana, che dalla prima domenica daranno vita a veri e propri spettacoli che avranno come palcoscenico le piccole vie del centro storico di Foiano. Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici: questi i nomi delle quattro fazioni che da secoli ormai si sfidano ogni anno a colpi di coriandoli e cartapesta realizzando imponenti opere artistiche apprezzate in tutto il mondo. Attesa, da parte del pubblico, per scoprire quali saranno i colori e i soggetti rappresentati in forma allegorica da veri e propri maestri della cartapesta e della meccanica.

Il programma completo della manifestazione e altre informazioni sul sito www.carnevaledifoiano.it 


 Dedicato al mondo femminile è il Carnevale di Fano

Tra i tanti Carnevali d'Italia, quello fanese primeggia per la sua storicità. La manifestazione detiene il primato di “Carnevale più antico d'Italia”, documentato dal manoscritto datato 1347, che sanciva la pace tra due famiglie rivali della città. A fare da apripista ad ogni domenica di sfilata,  il Carnevale dei Bambini, dedicato ai più piccoli che coloreranno viale Gramsci già dalle prime ore del mattino con mascherate, balli, musica e tanti colori. A chiudere il corteo, invece, c’è il carro de la Musica Arabita (apparso per la prima volta nel 1921), street band composta da singolari musicisti che suonano i più strampalati oggetti come schiaccianoci, barattoli di latta, caffettiere, ecc.
Madrine della kermesse carnascialesca dedicata alla figura della donna, sono Gessica Notaro, Emanuela Aureli e Annalisa Minetti, simboli di forza, coraggio e passione. 

La donna in tutte le sue sfaccettature,dunque, nella sua bellezza e nella sua forza, nei suoi gesti quotidiani, nelle sue battaglie, nei suoi successi e anche nelle sue sofferenze. E'questo il tema del Carnevale di Fano 2019. In un periodo storico nel quale ancora troppo spesso la figura femminile è protagonista, purtroppo, di episodi di violenza di ogni genere,  Fano ha deciso di dedicarle l’edizione di quest’anno.

Anche i carri, quest’anno saranno tutti dedicati alla figura femminile. I giganti di cartapesta si ergeranno in tutta la loro imponenza e sfileranno su viale Gramsci celebrando la donna da diversi punti di vista. Tra i nuovi carri allegorici di prima categoria ci sarà “Bolle in Gabbia” del maestro carrista Paolo Furlani, realizzato dall’associazione “Gommapiuma per caso”, sul quale troveremo una donna, rappresentata da un enorme gabbia metallica che simboleggia il consumismo, il business aziendale nei settori della cosmetica, della moda e tanto altro. La gabbia si aprirà all’altezza del suo ventre e ne usciranno figuranti che interpretano la figura femminile nel ruolo imprenditoriale e manager di se stessa.

frida al carnevale fanoIl Carnevale di Fano 2019 celebra anche la figura della donna artista con “Viva la Frida!! Viva la revolucion!”, nuovo carro di prima categoria della maestra carrista Anna Mantovani, realizzato dall’associazione Carnival Factory”. Un omaggio ad una storia fatta di dolore, passione, talento, cultura, coraggio e grandissima forza, che si sposa alla perfezione con il tema 2019 dell’evento e con le sue grandi ospiti. Anche 2 nuovi carri di 2^ categoria saranno dedicati al gentil sesso come “Uonderuoman” di Daniele Mancini Palamoni e Gianluca Isotti che celebra l’eroina della DC Comic. Il nome del carro, scritto volontariamente con la U di uomo e non con la W sta a significare che la donna moderna ha ampiamente dimostrato di non essere affatto il “sesso debole” . Al contrario, spesso dimostra di essere superiore all’uomo come abilità nel lavoro, nelle responsabilità, nella conduzione della casa e della famiglia, riuscendo al tempo stesso ad essere moglie, madre e lavoratrice.
Il viale del Carnevale vedrà sfilare anche “Poesia…Pazzia”, omaggio ad Alda Merini del maestro carrista Mauro Chiappa realizzato dall’associazione Fantagruel. Una celebrazione alla poetessa, scrittrice e aforista nell’occasione del decennale della sua scomparsa.

Il corteo più colorato d’Italia sarà completato dagli altri carri di seconda categoria, dalle mascherate e da altri due giganti di prima categoria: “La Calunnia è un venticello” di Pierluigi Piccinetti, realizzato dall’associazione Carristi Fanesi, gigante di cartapesta realizzato in occasione dell’Anno Rossiniano e da “Carnevale di Fano”, carro omonimo alla manifestazione che celebrerà la maschera ufficiale del Carnevale di Fano, il Vulòn che, per quest’anno diventerà la Vulona.

Un cambio realizzato appunto per l’edizione 2019 dell’evento grazie alla maestria di un’altra donna: l’illustratrice fanese Emanuela Orciani, riconosciuta a livello internazionale che tra le altre cose ha realizzato anche il manifesto d’autore ufficiale dell’evento. Un’immagine antica quella creata dall’artista, dai tratti felliniani, leggiadra e poetica che “sostituisce” il lato smargiasso e prepotente del collega maschile, sposandosi alla perfezione con il tema del Carnevale di Fano 2019.

Carnevale di Fano che manterrà comunque quelle caratteristiche che lo contraddistinguono rendendolo unico in Italia. Come il “Getto”, lo storico lancio di dolciumi dai carri allegorici di prima categoria. Una tempesta di dolcezza (circa 200 quintali) di cioccolatini e tanto altro, pronto a diventare un goloso bottino per la “marea” di persone che riempiranno il corso mascherato. Le grandi sfilate, come sopracitato, sono formate da carri di prima e seconda categoria che parlano dalla satira politica allo sport, dalla cultura allo spettacolo, i giganti di cartapesta riproducono quelli che sono i temi di più stretta attualità grazie all’arte dei maestri carristi che lavorano un anno intero per rendere ancora più suggestivo il Carnevale fanese.

La festa del mondo alla rovescia al Castello di Petroia

Nell’autentico maniero medievale tra le colline umbre il 16 marzo 2019 il Carnevale si festeggia come quando è stato inventato, con banchetto d’epoca e l’intrattenimento di un elegante Carnascialecastellopetroiagiullare.

Quanti conoscono le origini del Carnevale? E chi lo ha mai vissuto come quando è stato creato? Al Castello di Petroia (PG), maniero medievale immerso tra le colline umbre, sull’antica strada tra Perugia e Gubbio, la festa “del mondo alla rovescia” si vive come quando è stata inventata. Nel Castello millenario le origini medievali di quello che era chiamato “Il Carnasciale” vengono rievocate con una serata speciale, che trasforma la festa più pazza dell’anno in una vera e propria immersione nella storia. Tra le maestose mura del maniero, che rappresenta un autentico esempio di fortezza del Medioevo, prende vita un banchetto medievale, con costumi d’epoca, musica, ricette ispirate ai piatti antichi, l’atmosfera delle candele che illuminano le pareti di pietra e l’intrattenimento di un elegante “giullare”, che condurrà gli ospiti in un mondo magico e “capovolto”, il momento dell’anno in cui ogni distinzione, potere e gerarchia sociale si annullava e si poteva diventare liberamente qualcun altro.

La cena medievale carnevalesca si anima sabato 16 marzo 2019, nella suggestiva Sala degli Accomandugi del Castello di Petroia, rischiarata dalle candele. I commensali, disposti in un’unica tavolata come nei tempi antichi, assaporeranno i piatti preparati dallo Chef Walter Passeri, per assistere poi allo spettacolo del re del banchetto, il giullare Leonetto delle Ruzza, interpretato dall’attore Giuseppe Brizi, il quale con fare istrionico intratterrà gli ospiti narrando di sfide tra cavalieri e amor cortese, in lingua volgare e l’accompagnamento di musiche d’epoca. Per ogni pietanza, un’immersione nelle vecchie ed intriganti storie del Castello.

A tavola si potrà assaporare “lo mangiar de lo ritorno”, Ravioli pregni de carne cinghialina, Pollo del Ducato “de cucina”; Porco magnificato “de forno”; Pan di mela “de madia”; e olio L’oro de Petroja, con Rosciotto de Cerqua Cottora e Fratticciolo Selvatico “de cantina”. Non mancheranno vini umbri.

Il prezzo del banchetto con festa medievale è di 45 euro a persona. Con il soggiorno nelle bellissime camere e suite del Castello di Petroia, (inclusa la colazione, il prezzo è da 120 euro a persona a notte).


A LISBONA INIZIA LA FESTA: SU LA MASCHERA

Per l'estero, quest'anno si consiglia il Portogallo:tra balli, maschere, mostre, spettacoli e sfilate, un mese di festeggiamenti dell'evento che ha dato i natali al famosissimo carnevale brasiliano. La capitale portoghese ospita infatti uno dei più bei carnevali del mondo, antenato diretto del famoso Carnevale di Rio. Lisbona si accende di mille luci e di colori e si anima di maschere e carri bizzarri che danno un tono ancora più variopinto alla coloratissima città. Una piacevole evasione da godersi in una delle cinque strutture di charme della catena Heritage, in palazzi dal valore storico e culturale valorizzati e trasformati in alberghi moderni dai design attuali e dotati di tutti i comfort.

Il Carnevale dei Villani è l'antesignano del famosissimo carnevale di Rio de Janerio: per cinque giorni, dal 28 febbraio al 5 marzo 2019, mille luci e colori animeranno le strade e quartieri della città, che saranno palcoscenico di sfilate, carri bizzarri e soprattutto tanto buon umore. ll Carnevale dei Villani è un evento da non perdere che culmina nel rito del Funerale del Carnevale, l’Enterro do Carnaval, il mercoledì delle ceneri. Nel sobborgo settentrionale di Lisbona, Loures, si seppellisce letteralmente un baccalà, segno della fine della festa e inizio del rigido regime di Quaresima.

Musiche e balli animano il centro storico: le stradine ripide del Bairro Alto diventano cornice di concerti e festival, le piazze della città si colorano di maschere e carri allegorici, e il Parque Nações diventa teatro di spettacoli di giocolieri e trapezisti con una folla immensa di persone per le vie e le piazze, mascherati e pronti ad assaggiare le specialità tipiche del Carnevale. Il culmine dei festeggiamenti sarà il Martedi grasso, festa anche chiamata Entrudo.

Altri Carnevali vicino LisbonaCarnevale di Sesimbra

Il Carnevale più tradizionale del Portogallo si tiene invece a Torre Vedras alle porte di Lisbona. Qui il Carnevale è una festa dai toni istituzionali ed è contraddistinto da maschere satiriche riferite a personaggi famosi del mondo lusitano. Protagoniste sono i cabeçudos, le maschere di cartapesta giganti e con teste sproporzionate che raffigurano personaggi noti. I ze pereiras sono maschere singolari affiancate dalle cornamuse. Le due tipologie di maschere sfilano per tutta la città insieme a decine di carri allegorici tra ali di folla, sia portoghesi sia turisti che scelgono di visitare la terra lusitana durante i festeggiamenti di Carnevale. Si ha così modo di scoprire una terra accogliente e ricca di attrazioni e di divertirsi in modo sano ed intelligente. Carnaval qui è sinonimo di Portugal. Portogallo e Carnevale sono quasi sinonimi, elementi inscindibili.

Il Carnevale di Sesimbra, pittoresco villaggio di pescatori a Sud di Lisbona, è uno dei più importanti carnevali del Portogallo, conosciuto per fama in tutto il mondo in pieno stile brasileiro dove scuole e gruppi di Samba si esibiscono ogni anno seguiti da una delle più grandi sfilate di clown.

La manifestazione è un variopinto alternarsi di musica, danza, coreografie, carri e costumi tradizionali e fantasiosi. I momenti più suggestivi sono la sfilata delle scuole di Samba, sei in tutto; la sfilata dei clown, una delle più grandi del mondo; e quella di due gruppi di musica Axé, genere musicale nato nello stato brasiliano di Bahia negli anni 80 durante le manifestazioni popolari del carnevale di Salvador. Al ritmo dei tamburi sfilano in tutto ogni anno circa 2000 persone, fra cui anche i bambini delle scuole, in una processione lunga diversi chilometri, arrivando fino al mare. Le strade del paese sono animate anche da spettacoli tradizionali come le cegadas, rappresentazioni teatrali, o le cavalhadas, battaglie a cavallo fra Mori e Cristiani.

Dove dormire in città: Heritage Hotels

Heritage propone cinque deliziosi boutique hotel nelle migliori location della capitale. Le strutture si trovano in piccoli palazzi o dimore storiche e assicurano un’atmosfera speciale, familiare ed allo stesso tempo ricca di charme, dove il rispetto della tradizione e il comfort offerto della modernità procedono di pari passo e garantiscono alla clientela un caloroso benvenuto. Con un soggiorno minimo di due notti gli Heritage offrono il biglietto per la funicolare a loro più vicina.

AS JANELAS VERDES - L’hotel As Janelas Verdes (ossia “finestre verdi”) è ubicato accanto al National Art Museum, in un piccolo palazzo di fine Ottocento, ed offre un’atmosfera romantica e accogliente. Qui trovò ispirazione anche Eça de Queirós, uno dei più famosi romanzieri portoghesi; la memoria della sua presenza rivive nei tanti oggetti d’arte sparsi per le stanze, nei libri, nei dipinti e negli oggetti che riportano con la fantasia ad altre epoche. Tutte le camere sono soleggiate e vivaci, il Tago è a un passo, in primavera la giornata inizia con un meraviglioso breakfast servito nel giardino, mentre vi godete la tranquillità della Lisbona di un tempo.

HOTEL BRITANIA – Situato in un palazzo progettato negli anni Quaranta del secolo scorso dal famoso architetto portoghese Cassiano Branco, è un hotel per molti versi unico che assomiglia molto a un club esclusivo. E’ stato restaurato valorizzando il suo stile originale Art Déco, così da affiancare all’ambiente che richiama la squisita atmosfera originale d’epoca, le comodità e il comfort richiesti oggi a un hotel d’alto livello. Le camere sono spaziose e dai colori caldi, arredate con splendidi mobili classici; i bagni, originali, sono in marmo, restaurati fin nel minimo dettaglio.

HOTEL LISBOA PLAZA – A due passi da Avenida da Liberdade, è un “classico” tra i migliori hotel della capitale portoghese. La decorazione di interni è stata recentemente rinnovata dall’architetto Sofia Duarte Fernandes in uno stile leggero molto portoghese, mantenendo l’impronta classica e lo spirito famigliare. Alcuni particolari accennano alla moda dell’epoca dell’apertura dell’hotel negli anni Cinquanta e motivi etnici vivacizzano i nuovi tendaggi. Nella metà delle camere sono stati recuperati i pavimenti di parquet originali, mentre nuove moquette sono state collocate nell’altra metà per soddisfare le varie esigenze degli ospiti.

SOLAR DO CASTELO – Durante la seconda metà del XVIII secolo venne costruita una bella casa signorile all’interno delle mura del castello di San Giorgio, sul terreno dove un tempo sorgevano le ex cucine del Palazzo Alcacova. Ecco perché è ancora conosciuto con il nome di Palacete das Cozinhas (“Palazzo della Cucina”). La struttura unisce elementi dello stile razionalista di Pombal (i sobri infissi delle finestre e dell’entrata principale) con altri che esprimono maggiore libertà. Il palazzo, classificato come edificio storico, è stato trasformato in hotel e riportato agli antichi splendori grazie a un design contemporaneo di alta qualità.

HERITAGE AVENIDA LIBERDADE – L’ultimo nato della catena Hoteis Heritage Lisboa si trova sul corso principale, Avenida da Liberdade. Il suo design porta la firma di Miguel Câncio Martins, architetto portoghese celebre per il proprio lavoro in locali mitici come il Buddha Bar o il Thiou a Parigi, lo Strictly Hush a Londra e il Man Ray a New York. L’aspetto esterno del palazzo è stato lasciato inalterato, mentre gli interni si ispirano alle residenze urbane della borghesia portoghese. Le camere sono in pieno equilibrio tra tradizione e modernità e presentano uno stile personalizzato. Nella lobby Câncio Martins ha creato un’atmosfera che richiama la “way of life” portoghese, di nuovo in bilico tra passato e futuro. Obiettivo: ideare uno stile che affondi le proprie radici nell’identità lusitana e lisboeta.

La Redazione