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            GUIDA ALLE OSTERIE DI VERONA CURATA DAL CONSORZIO DEL SOAVE

Presentata al Vinitaly 2016 dal direttore del Consorzio del Soave, Aldo Lorenzoni, e dagli autori  Patricia Guy, Ugo Brusaporco, e Susan Hedblad, questa guida alle osterie di Verona offre un inedito e prezioso vademecum per esplorare trenta locali della città, ben noti agli affezionati ma sconosciuti a chi veronese non è.  
«Sharing Soave
: the osteria Experience in Verona» è la prima guida del genere, in italiano e inglese, dedicata alle osterie scaligere, le poche sopravvissute al mutare dei tempi ma per questo ancora più preziose per il legame con la cultura del territorio. Stampata in 5.000 copie e distribuita gratuitamente negli esercizi pubblici di Verona, è stata realizzata in collaborazione con AGSM, la più importante multiutility del Comune della città.

Pensata per i visitatori, vuole mostrare loro quanto la città di Giulietta, famosa nel mondo soprattutto per l'Arena e il suo festival lirico, sia in grado di evidenziare anche la sua vocazione di polo enogastronomico in cui il vino Soave ha sempre avuto una parte determinante. E' quanto ha detto alla presentazione della guida il presidente del Consorzio Arturo Stocchetti precisando che essa  non contiene valutazioni o giudizi di merito sui trenta locali inseriti,  offrendo soltanto un elenco di opzioni per un approccio vero alla cucina del territorio.  «Questo volume - ha detto il presidente di Agsm Fabio Venturi,  intervenuto alla presentazione insieme al direttore generale Giampietro Cigolini - offre l’occasione per riscoprire i sapori tradizionali ed evidenziare ancora una volta le potenzialità del nostro territorio: e questo costituisce uno strumento prezioso». Il legame tra il vino Soave e la città scaligera è stato sottolineato dal direttore del Consorzio Aldo Lorenzoni mentre i tre autori della guida hanno raccontato come la loro ricerca negli inediti itinerari in città e dintorni abbia portato frutti a volte sorprendenti quanto inaspettati. Leo Ramponi della Trattoria Il Bersagliere, in rappresentanza di tutte le osterie, ha parlato delle specialità della cucina povera ma gustosa dei tempi andati ma che è giusto far rivivere perchè parte della tradizione,  gustandola tra  tavoli e panche, semplici arredi che hanno visto il passaggio delle generazioni.  La cucina moderna ed elaborata - è stato sottolineato - sta alla metropoli cosmopolita come i piatti della tradizione più semplice stanno alle osterie, nel nome della convivialità e della condivisione

www.ilsoave.com

 

M.Morosi