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Miseria e Nobiltà

Regia: Mario Mattioli

Italia, 1954

Genere: commedia

CAST:

Totò, Dolores Palumbo, Sophia Loren. Franca Faldini. Franco Sportelli, Carlo Croccolo, Enzo Turco, Vera Nandi. Valeria Moriconi, Gianni Cavalieri

 

Tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta , dal sapore quindi fortemente teatrale, il film ci porta nella Napoli di fine 800, dove Felice Sciosciammocca, scrivano, e Pasquale, fotografo, interpretati rispettivamente da Totò ed Enzo Turco, sono costretti dall’indigenza a condividere con le rispettive famiglie un unico appartamento, conducendo, tra litigi e povertà, una vita impossibile.

Prostrati dalla fame e forse ancor più dall’ assoluta mancanza di prospettive, un giorno, quasi per miracolo, si apre loro uno spiraglio. Il marchesino Eugenio (che dal vero padre non può avere il consenso) li convince ad impersonare i suoi nobili parenti affinché lo accompagnino a casa dell’ex cuoco Gaetano per chiedere la mano della figlia Gemma, ballerina interpretata da una giovanissima Sofia Loren.

Tra innumerevoli ed irresistibili gags, il film ci porta per mano a rivedere la piccola grande umanità di tutti noi, il rapporto col cibo che forse oggi abbiamo dimenticato, il bisogno primario, la fame ancestrale ancor prima del gusto…e poi il gusto stesso, il buono più buono perché così tanto desiderato.

Spaghetti mangiati con le mani, in un orgia estatica di sensi finalmente soddisfatti, spaghetti messi in tasca per un dopo che già si sa essere di fame, gelati in cui tuffare la faccia, scene forti di grande ilarità eppure commoventi.

La miseria è il copione della vera comicità”, così diceva il “principe” Antonio de Curtis in arteTotò, e a vedere e rivedere questo film, non si può dargli torto.

 

(Patrizia Sanfilippo)