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di Letizia Grella 
 Imponenti e colorate, decorate con fiori, tralci di foglie e nastri di seta: classiche e originali, talvolta stravaganti. Sono le torte che ammiravamo nei film americani a lieto fine, ammantate di dolcissimo zucchero colorato, da cui ad un certo momento poteva anche uscire un clown che cantava Happy Birthday. Ora il cake design – così viene chiamato nel mondo anglosassone questo settore della pasticceria - ha conquistato occhi e palati imponendosi sulle classiche preparazioni della pasticceria come torte di mele o di cioccolato, mimose, profiterol o mont blanc.

Ed è un errore pensare che si privilegi l’aspetto rispetto al sapore. Lo assicura Letizia Grella, una vera celebrità del settore, autrice del volume «La torta che vorrei» che sta andando a ruba in libreria. ”Le nostre materie prime -assicura- sono di primissima qualità e la mia ricetta del pan di Spagna è quella rigorosamente tradizionale, così come lo sono quelle della crema pasticciera o della chantilly per la farcitura e delle meringa soffice^. Una competenza, la sua, acquistata in tempo lontani negli States dove durante le vacanze scolastiche cominciò a lavorare in una old fashion bakery.
Oggi ha un laboratorio a Roma, una glam bakery in cui realizza le sue creazioni con ingredienti pensati per venire incontro al gusto italiano. Tiene lezioni in tutt’Italia, organizza corsi e per la prima volta svela i suoi segreti in un volume. «Una torta deve raccontare una storia attraverso le forme e i colori - sottolinea- deve suggerire emozioni con motivi e decori sempre diversi, deve racchiudere la personalità del festeggiato o il senso dell’evento in un equilibrio di bontà e bellezza da leccarsi le dita».

Sembra impossibile guardando le torte fotografate nel volume che tutti possano cimentarsi in tali opere d’arte. Ma consigli, dosaggi e istruzioni spiegate passo dopo passo possono senz’altro incoraggiare i perplessi. Divertente, con una solida base di materie prime e di strumenti, fare torte che riproducano oggetti della vita reale: un libro per una torta destinta a un intellettuale, un computer per un maniaco del web, una moto per un centauro, una borsa per una signora elegante. Ed è stata proprio questo accessorio,perfetto persino nelle cucitore, più vero del vero, che la Grella ha offerto in grosse golosissime fette alla libreria Feltrinelli di Roma alla presentazione del volume. La torta più pazza che ha fatto in tutta la sua carriera? Una davvero gigantesca a forma di juke box, nera e ornata di lampadine,in occasione dell’inaugurazione di una discoteca. Ma attenzione:prima di cominciare bisogna dotarsi di speciali piccoli attrezzi: mixer, pennelli, matterelli, spatole, taglieri lisci e scanalati, bastoncini per incisioni, rotelle dentate e multilama,tappetini di silicone e non basta ancora. La pasta di zucchero, ingrediente essenziale, si compra già pronta nei negozi specializzati ma si può fare anche in casa con zucchero a velo, gelatina in polvere e glucosio. Con l’aggiunta di un cucchiaino di gomma adragante la pasta diventa magicamente più elastica e consente un’asciugatura in tempi brevi. E c’è anche una scorciatoia per farsene una speedy: si frullano nel mixer i marshmallow bianchi con acqua e zucchero a velo. Insomma il messaggio è: provateci. Se la vostra prima torta non verrà perfetta sarà comunque buonissima.

140 pagine – Edizioni Gribaudo – 24 euro