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Vivere la montagna divertendosi in salute

  Un nuovo modo per divertirsi in montagna fa la sua comparsa nell’estate di Movimënt: il parco più innovativo delle Dolomiti dedicato a sport, benessere e relax in alta quota raccoglie subito la novità nata in Australia e diffusa in tutti gli USA.  

Arriva dunque in Italia il primo Pump Track a 2000 metri di quota. A proporlo il Parco Movimënt: un’area car free, raggiungibile solo a piedi o con gli impianti, dedicata al running, famiglie ed e-bike, con rifugi gourmet e aree relax nel cuore dell’Alta Badia.

 La filosofia di Movimënt è offrire il meglio delle Dolomiti per persone che vogliono vivere l’emozione della montagna senza essere degli sportivi agonistici. I 50 chilometri di percorsi, le 15 vie per il climbing, le piste di paragliding e il nuovo Traitlhon con istruttori sono rivolti a tutti. Il servizio di e-bike sharing, nel quale l’Alta Badia è stata pioniera, permette, anche a chi non si allena tutto l’anno, di mantenersi in forma con il giusto equilibrio di fatica e relax, mentre diversi impianti di risalita coprono la facilmente la distanza tra strade e natura. Basta parcheggiare a La Villa, San Cassiano e Corvara e in pochi minuti si è immersi nei suoni della natura.

 In questo contesto i focus di Movimënt sono due: divertirsi imparando sempre qualcosa di nuovo e vivere l’emozione dell’alta montagna in tutte le sue sfaccettature.

 Il Pump Track risponde ad entrambe gli obiettivi e Movimënt è pronto ad inaugurare la sua pista nell’estate 2016: un anello di 480 metri quadrati per bici senza pedali e normali MTB. Il Pump Track, infatti, è una disciplina particolare: alternando dossi, curve ed inclinazioni, il tracciato permette di acquisire velocità senza pedalare. Il fulcro sono i materiali e gli angoli di curvatura mentre il vantaggio è duplice: è molto divertente e migliora considerevolmente la padronanza della bicicletta.

Non a caso, sebbene sia un’attività perfetta per i bambini, pare che i primi sviluppatori fossero i campioni di freeride australiani, che utilizzavano questi speciali tracciati per allenarsi. Spostando avanti e indietro il corpo e, quindi, il baricentro, è il ciclista, infatti, a “pompare” – da qui il termine inglese – l’accelerazione della bici. In questo modo, impara a governarla d’istinto.

 

S.Todaro - Redazione Tiguido allo sport