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Un mare non solo per i vacanzieri. Due testimonial d' eccezione: il navigatore oceanico Gaetano Mura e l’apneista recordman mondiale Davide Carrera

Il territorio di Dorgali è un vero paradiso per gli amanti degli sport legati alla natura. Anche per questo motivo è in questo luogo, a Cala Gonone, che si è svolta l'edizione 2015 della Bitas, Borsa internazionale del turismo attivo in Sardegna (2-3-4 ottobre 2015).Valorizzare il turismo sportivo diventa un’opportunità imperdibile. L'evento di ottobre ha permesso di promuovere l’area marina di Orosei e includere il tutto in una strategia volta a catalizzare l’attenzione che merita. Canyoning, vela, immersioni subaque, kajak sono solo alcune delle attività che si possono effettuare "fuori stagione", ossia in tutti i periodi dell'anno e non soltanto d'estate, quando il mare e le sue spiagge sono affollate dai vacanzieri.
Per soddisfare i subacquei in cerca di emozioni, ad esempio, innumerevoli sono i punti d'immersione dove è possibile trovare i relitti bellici della seconda guerra mondiale e grotte sommerse. L'esperienza consolidata dei diving center locali, assicura il sostegno logistico per i subacquei, battesimi del mare e corsi di preparazione per chi si avvicina a questa affascinante attività sportiva.
Una delle tre giornate della Bitas, ha avuto due focus tematici molto interessanti e istruttivi. Gaetano Mura, cresciuto a Cala Gonone, ha raccontato “La vela in solitario”. Le sue transoceaniche e attraversate hanno emozionato la platea. Soprattutto attraverso un video che ha raccontato le sue avventure. Dall’albero rotto in mezzo all’oceano Atlantico alla vela finita sotto lo scavo. «E lì un tuffo nell’acqua gelida per disincagliarla, e la paura di non farcela». In un mare da rispettare, sempre. "Il mio rapporto con il mare - sottolinea - è di gran rispetto e amore. Sfidarlo è impossibile, non bisogna nemmeno nominare la parola sfida. Perderemmo. Il mare è qualcosa di piu grande di noi. Io ho avuto la fortuna di esserci nato, di averlo avuto davanti la mia finestra".
E' anche un percorso profondo dentro se stessi. "Credo ci sia una predisposizione ad effettuare la solitaria - ha continuato Gaetano Mura - c'è un brivido speciale, sono dei viaggi introspettivi dove l'aspetto agonistico passa in secondo piano quando ti trovi in mezzo al mare, solo con te stesso".
C'è un sottile legame fra la vela e l'apnea, il momento piu intimo per vivere l'elemento acqua.Vivere il mare per il mare.
Il video realizzato dal regista Luca RosiniIn un solo respiro” (prodotto da Rai 2 per Copeam, conferenza permanente dell’audiovisivo Mediterraneo) ha raccontato la storia dell’apneista Davide Carrera. Suo è il tuffo più profondo al mondo: il 22 giugno 2014 ha raggiunto i 94 metri di profondità in due minuti e 43 secondi. Un record. Carrera ha scelto anche lui Cala Gonone come scenario ideale per raccontare la sua vita a fluttuare nel mare. Sin dalle sue prime competizioni emerge in lui , come per il collega e amico Mura, il grandissimo rispetto che ha nei confronti del mare. E non potrebbe essere diversamete, visto che si tuffa nel suo ventre. Molti opinionisti lo definiscono lo Jacques Mayol dei nostri giorni, per via della sua forte simbiosi con il mare e del connubio tra yoga ed apnea.

Silvia Donnini